Comunicati Stampa | Non autosufficienza
04/08/2025
Il commento del sindacato dei pensionati Cisl alla seconda edizione dell’iniziativa che attinge ai fondi FSE Plus 2021-2027 per dare un contributo di 400 euro al mese per 12 mesi
La Regione attinge ancora una volta alla programmazione di
fondi europei PR Veneto FSE Plus 2021-2027 per dare un contributo di 400 euro
al mese per 12 mesi ad anziani non autosufficienti assistiti, questa la novità
2025, solo a domicilio, o la cui residenza sia comunque non in un Centro
servizi anziani (casa di riposo). Il
bando, aperto il 10 giugno, scade il 10 agosto: secondo la Fnp Veneto, la
sigla dei pensionati Cisl, anche stavolta ci sono delle criticità tali per cui
accedere a questa opportunità rischia di diventare una corsa a ostacoli. «Con un fondo di 19,5 milioni, rispetto ai
61,5 dello scorso anno, la platea dei beneficiari, già molto bassa, si riduce ancora»,
commenta Tina Cupani, segretaria
generale Fnp Veneto, «inoltre,
l’uscita del bando in piena estate potrebbe rendere difficoltoso per le
famiglie avere in tempo la compilazione della scheda Svama, requisito
necessario».
Il
bando, stabilito con la DGR 564/2025, vede insieme gli assessorati regionali alla
Sanità e sociale e all’Istruzione, Lavoro e Formazione nel progetto “Sostegno nella gestione dei carichi assistenziali della persona
anziana, di norma ultrasessantacinquenne, assistita a domicilio, non
autosufficiente in stato di comprovata vulnerabilità”. È la riedizione del bando 2024,
che includeva anche i non autosufficienti residenti in struttura e aveva messo
sul piatto 61,5 milioni di euro per complessivamente 12.500 anziani. Quest’anno
le risorse disponibili dal Fondo Sociale Europeo Plus e previste dalla voce
“Inclusione sociale” sono 19,5 milioni
che, facendo i conti, saranno erogate a poco
più di 4mila anziani non autosufficienti con i seguenti requisiti: non
avere la residenza in un Centro servizi anziani, una valutazione Svama (Scheda per la Valutazione Multidimensionale
dell'Adulto e dell'Anziano) con punteggio non
inferiore a 70 punti, un Isee
sociosanitario inferiore a 40.000 euro e, comprensibilmente, non essere già
percettori del sussidio del bando 2024.
Data l’apertura del bando per due mesi, per di più estivi
con ferie per molti dei professionisti coinvolti, proprio la scheda Svama può essere un problema per le famiglie che
intendono partecipare al bando. Per avere la scheda Svama, infatti, i tempi non
sono immediati dato che va compilata, ciascuno per la sua parte, dal medico di medicina
generale, dall’infermiere domiciliare del distretto, dall’assistente sociale
del Comune competente ed eventualmente da altri specialisti. «Di solito una famiglia chiede la Svama
quando intende inserire il proprio caro in casa di riposo, perché con essa
entra in graduatoria sia per il posto letto sia per avere l’impegnativa di
residenzialità», considera Cupani, «molte
famiglie che già assistono a casa un anziano non autosufficiente, e sono la
maggioranza, potrebbero non averla mai
chiesta e, quindi, partono in una condizione di svantaggio per questo
bando». Ricordiamo che il 90% degli anziani non autosufficienti in Veneto
(295mila su 328mila) è assistito a casa, dai familiari o dalle assistenti
familiari.
In allegato la DGR 564/2025 e il nostro volantino
riassuntivo.
Tutte le informazioni per partecipare al bando sono nel sito
di Azienda Zero a questo
link