Salute e Prevenzione | Servizi TV
14/07/2025
A più di un anno dall’ultimo tavolo di confronto tra Regione e parti sociali sui temi sociosanitari, è stato fatto un necessario aggiornamento sulle questioni più stringenti e sull’andamento del PNRR
Un incontro
atteso da oltre un anno, quello che si è tenuto nei giorni scorsi a Palazzo
Balbi tra Cgil, Cisl e Uil e l’assessora regionale alla Sanità e sociale del
Veneto Manuela Lanzarin. Tanto è stata, infatti, la pausa del tavolo di confronto tra sindacati e Regione
sui temi sociosanitari: c’è stata quindi l’occasione di fare il punto della
situazione sui temi più urgenti, come le liste d’attesa, ma anche su quelli di visione strategica per il “sistema salute”
veneto, come l’applicazione del DM77,
cioè il riordino della sanità territoriale previsto con il PNRR, e la riforma
regionale degli Ambiti Territoriali
Sociali, che rivoluziona la gestione dei servizi sociali. La Cisl ha una
visione parzialmente soddisfatta di quanto condiviso con la Regione,
soprattutto pensando alle tempistiche dettate dagli accordi con l’Europa.
Abbiamo portato le nostre riflessioni nel servizio su TV7 Box, andato in onda l’11 e il 12 luglio e che potete rivedere
in questa pagina, con interviste alla segretaria generale Fnp Veneto Tina Cupani e alla segretaria regionale
Cisl Veneto Stefania Botton, cha ha
la delega alle politiche sociosanitarie.
DM77 E SANITÀ TERRITORIALE: A CHE PUNTO SIAMO
Se sulle liste
d’attesa il recupero delle prestazioni arretrate è tangibile anche se il
percepito degli utenti resta critico, i numeri dicono che il Veneto sta andando
meglio delle altre regioni anche nel riordino della sanità territoriale,
tuttavia anch’esso è in ritardo: sono attive
62 delle 99 Case di Comunità previste, cioè i luoghi “unici” dove il
cittadino può soddisfare il bisogno di assistenza non legato a un’emergenza,
trovando medici, specialisti, infermiere di comunità e il Punto Unico di
Accesso per la non autosufficienza. Il neo è che solo in poche delle Case di
Comunità attivate sono presenti tutti i servizi previsti. Dei 49 Ospedali di Comunità, ne mancano
all’appello 6. Dopo un rallentamento dovuto alla burocrazia, la telemedicina si sta sperimentando con
successo, così come la sperimentazione del numero
unico 116117 per avere qualsiasi informazione inerente alla materia
sanitaria. L’orizzonte temporale per chiudere tutte le riforme previste dal
DM77 e il PNRR è il 31 dicembre 2026, sembra distante ma in realtà è vicinissimo.
I PUNTI NON AFFRONTATI
Non a tutto i
sindacati hanno ricevuto risposta. Non sono stati affrontanti temi come il nuovo nomenclatore dei ticket sanitari e gli aumenti previsti a fronte di criteri per l’esenzione fermi da 30 anni,
il riassetto dei medici di medicina generale e la situazione dei Centri Servizi Anziani (case di riposo)
tra aumenti delle rette e impegnative che non coprono tutti i posti. La
Cisl ha ribadito l’importanza e l’urgenza di trovare delle soluzioni, in
risposta anche alle segnalazioni che arrivano quotidianamente alle sedi.
A
questo link sul sito Cisl Veneto un resoconto dell’incontro.