Primo Maggio, i sindacati omaggiano la Costituzione che compie 75 anni

Primo Maggio, i sindacati omaggiano la Costituzione che compie 75 anni

Attività sindacali

28/04/2023



Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza a Potenza. Didonè: «Il lavoro assicura la dignità umana. La “dignità” è un valore che permea l’intera Carta Costituzionale»

Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di rendere omaggio alla nostra Costituzione, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023 con lo slogan “Fondata sul lavoro”. Il lavoro, infatti, viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato.

LA MANIFESTAZIONE A POTENZA

La città di Potenza è stata scelta per ospitare il Primo Maggio 2023, come città simbolo della difficile situazione del meridione, ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud. Dalle 10.30 si susseguiranno sul palco gli interventi delle delegate, dei delegati e pensionati, ai quali seguiranno le conclusioni dei tre segretari generali Pierpaolo Bombardieri della Uil, Luigi Sbarra della Cisl e Maurizio Landini della Cgil.

LA RIFLESSIONE DEL SEGRETARIO GENERALE FNP DIDONÈ

Sintetizziamo di seguito la riflessione sul Primo Maggio del segretario generale nazionale Fnp Emilio Didonè, che trovate nella sua interezza in allegato.

 “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Sono le prime parole della Costituzione della Repubblica Italiana che ci ricorda quanto il lavoro sia un tema centrale per il nostro Paese. Il lavoro come diritto e dovere di ogni cittadino, lo strumento mediante il quale il singolo realizza la propria personalità e partecipa al progresso e al bene comune.

 Le disposizioni costituzionali sono ispirate al principio lavorista, al principio di uguaglianza, all’inviolabilità dei diritti fondamentali, al diritto al lavoro, alla tutela del lavoratore, al diritto alla retribuzione, al lavoro per le categorie più deboli. Il lavoro assicura la dignità umana. La “dignità” è un valore che permea l’intera Carta Costituzionale.

 Quando questo diritto non viene accompagnato dalla tutela della sicurezza, però, si compromette la dignità e il valore della vita stessa dei lavoratori. Nel parlare di lavoro, infatti, non possiamo non ricordare il destino inaccettabile di coloro che escono di casa per compiere il proprio dovere senza farne ritorno.