Quali sono le novità assistenziali nella Legge di Bilancio 2023

Quali sono le novità assistenziali nella Legge di Bilancio 2023

Attività sindacali | Previdenza e fisco

21/03/2023



Modiche al Reddito di cittadinanza, all’Assegno Unico Universale, ai congedi parentali e altri interventi sociali: qui l’approfondimento a cura della Fnp Veneto

Abbiamo già parlato dell’impatto della Legge di Bilancio 2023 nelle tasche dei pensionati e delle loro famiglie: ci abbiamo dedicato la prima puntata dell’anno della nostra trasmissione Parliamo di…, che potete rivedere a questo link, dove anche leggere la sintesi. In questo articolo entriamo nel dettaglio degli interventi di natura assistenziale previsti dalla Manovra, che sono approfonditi anche nelle slide allegate.

REDDITO (E PENSIONE) DI CITTADINANZA

Il Governo Meloni ha profondamente riformato il Reddito di Cittadinanza, rendendolo di fatto esigibile per poco tempo (7 mesi) in caso di nuclei familiari i cui componenti siano in età e nelle condizioni di poter lavorare, i cosiddetti “occupabili”: per essi è previsto l’obbligo della frequenza a corsi di formazione e riqualificazione lavorativa.

La riduzione della durata del Reddito di Cittadinanza non si applica alle famiglie in cui vi siano persone disabili, minori o persone con almeno 60 anni di età, e l’intera disciplina sarà abrogata dal 1° gennaio 2024. Nel corso del 2023, infatti, il Governo dovrebbe presentare la sua proposta di riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, che sostituiranno il RdC.

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

Introdotto nel 2022, l’Assegno Unico Universale è destinato ai nuclei famigliari con figli a carico fino ai 21 anni o con figli disabili indipendentemente dall'età. L’importo varia in base all’età del figlio e del valore ISEE (chi non presenta l’ISEE avrà l’importo minimo) e sono previste diverse maggiorazioni, tanto che il sito dell’Inps ha un simulatore.

Nel 2023 le novità sono principalmente due: chi ha già ricevuto l’Assegno Unico Universale nel 2022 non deve presentare nuova domanda, è opportuno però aggiornare l’Isee. Dal 1° marzo, infatti, chi non l’ha presentato percepisce automaticamente l’importo minimo: per veder aggiornato l’importo con gli arretrati è necessario presentare l’indicatore entro il 30 giugno, se si presenta successivamente gli arretrati non saranno riconosciuti. L’altra novità riguarda gli aumenti dell’assegno del 50% per figli fino a un anno di età, e altri aumenti previsti per famiglie numerose.

CONGEDI PARENTALI

Il congedo parentale è l’astensione facoltativa dal lavoro per un massimo di 6 mesi tra padre e padre (continuativi o frazionati), da consumare entro i 12 anni di vita del bambino. Nel caso vi sia un solo genitore, il congedo massimo è di 10 mesi se madre, 11 se padre.

La novità 2023 è che viene elevato l’importo di pagamento (e non la durata) del congedo parentale fino all’80%, per un mese, fruibile entro il sesto anno di vita del bambino. I restanti 5 mesi ordinari rimarranno pagati al 30%. Tale aumento NON si applica per coloro che hanno concluso il congedo di maternità o paternità entro il 31/12/2022

ACQUISTO BENI ALIMENTARI E REDDITO ALIMENTARE

La Legge di Bilancio introduce una serie di iniziative finalizzate a supportare le persone in condizione di povertà e cercare di ridurre lo spreco alimentare. Si tratta di iniziative sperimentali, per le quali è stato istituito un apposito fondo da 1,5 milioni di euro per quest’anno, il cui funzionamento deve essere meglio definito con un Decreto interministeriale. Si va dall’agevolazione dell’acquisto di beni di prima necessità, alla distribuzione di pacchi alimentari con la merce invenduta.

LA MANCANZA: NON CI SONO VOCI SULLA DISABILITÀ E SUGLI ANZIANI

Come sindacato abbiamo rilevato che nella Legge di Bilancio non ci sono interventi nel settore della disabilità e a favore degli anziani, proprio nell’anno dell’approvazione della legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti