25 novembre 2022: servono azioni e un lavoro costante per insegnare una cultura della non violenza

25 novembre 2022: servono azioni e un lavoro costante per insegnare una cultura della non violenza

Attività sindacali | Politiche di Genere

24/11/2022



Una riflessione di Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 Novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione delle violenza contro le donne. Non serve questa data per ricordarci che la violenza contro le donne non è un fenomeno, è una realtà praticamente quotidiana. Ce lo ricordano, infatti, i femminicidi che accadono, se non ogni giorno, quasi.

I femminicidi si contano, ma non si contano tutte le violenze che le donne subiscono in ambito familiare, nelle strade, nei posti di lavoro. Violenze fisiche, ma molto spesso anche violenze psicologiche.

Ricordiamo doverosamente il dolore per la perdita di tante vite, donne di tutte le età: una perdita senza senso, senza giustificazioni. Molto meno però ricordiamo il dolore di chi assiste alle violenze, quasi sempre impotente. Sono figli, ma anche genitori, fratelli e sorelle.

Particolarmente grave è la situazione dei figli, perché oltre al dolore, fisico o morale che sia, essere così esposti alla violenza può generare in essi una senso di “normalità”, che si potrà riprodurre in altra violenza da adulti. Non c’è normalità in queste situazioni.

Non bastano i convegni e le parole, servono azioni per “insegnare” una cultura della non violenza, a partire dalle scuole.

Servono servizi, distribuiti capillarmente nel territorio, non solo per curare chi è maltrattato, ma soprattutto per curare gli “uomini maltrattanti”.

Serve un sostegno vero a tutte quelle associazioni che si dedicano con dedizione e competenza ad aiutare chi è in difficoltà.

Serve un sindacato attento nei luoghi di lavoro, nella contrattazione sia di categoria che territoriale, che svolga un ruolo culturale e propositivo nel trovare soluzioni.

Un fenomeno così complesso e dirompente non può trovare soluzioni con l’intervento di pochi, ma c’è bisogno di un lavoro corale e costante da parte di tutti, e dell’impegno personale di ognuno di noi.

Un pensiero particolare va alla battaglia che le donne iraniane stanno facendo, una battaglia per chiedere “rispetto e diritti” come è dovuto ad ogni persona, donna o uomo che sia.

Per noi ogni giorno è il 25 Novembre.

Tina Cupani

Segretaria generale Fnp Veneto

A questo link il comunicato stampa sui dati delle anziane vittime di violenza in Veneto (dall’indagine della Fondazione Corazzin)