Invalidità civile: ora anche i patronati possono inviare gli accertamenti sanitari

Invalidità civile: ora anche i patronati possono inviare gli accertamenti sanitari

Previdenza e fisco

02/11/2022



Nell’ambito del processo di digitalizzazione delle pratiche, l’Inps ha avviato la possibilità di caricare la documentazione in sostituzione della visita medica

Ora ci si può rivolgere anche ai patronati per inviare all’Inps la documentazione sanitaria aggiornata, in grado di sostituire la visita medica necessaria ad accertare la condizione di invalidità civile, o il suo perdurare. L’istituto, infatti, ha recentemente aperto la possibilità di caricare i documenti anche agli intermediari e ai medici che redigono il certificato introduttivo alla domanda amministrativa per il riconoscimento dell’invalidità civile. Questa è una buona notizia per chi si è trovato in difficoltà a utilizzare la possibilità di gestire la propria pratica interamente online: ora può contattare gli uffici del nostro patronato Inas per informazioni e assistenza, tutti i contatti si trovano a questo link oppure si può chiamare il numero verde 800 249 307.

DOCUMENTAZIONE SANITARIA ONLINE

Nell’ambito del profondo processo di digitalizzazione avviato dall’Inps, anche con risorse messe a disposizione dal PNRR, per quanto riguarda la gestione delle pratiche di invalidità civile l’automatizzazione promossa dal 2021 ha consentito di ridurre in modo considerevole le visite mediche in presenza. Questo grazie alla possibilità di caricare autonomamente sul proprio profilo la documentazione sanitaria necessaria alla Commissione medica per valutare la condizione del richiedente. Dal 1° ottobre, questa documentazione può essere gestita anche tramite i patronati.

Per le domande di prima istanza o di aggravamento, il servizio è utilizzabile soltanto dai cittadini che risiedono nei territori dove l’Inps effettua l’accertamento sanitario in convenzione con le Regioni. Per le revisioni, invece, l’Inps quattro mesi prima della scadenza invia agli interessati una informativa con indicati i tipi di certificati e referti recenti da caricare sul proprio profilo (in caso di dubbi, contattare il proprio medico curante), che poi la Commissione medica valuterà. Se la Commissione ritiene non siano sufficienti, l’Inps procederà a convocare il richiedente per la “tradizionale” visita di accertamento.