25 novembre, l'appello della Fnp: donne, denunciate! E la Cisl Veneto dice «basta!»

25 novembre, l'appello della Fnp: donne, denunciate! E la Cisl Veneto dice «basta!»

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24/11/2021



Un manifesto e un video per sensibilizzare su tutte le forme di violenza di cui le donne possono essere vittima.

«Le donne devono uscire dal silenzio: sosteniamole affinché trovino il coraggio di denunciare le violenze subite, rendiamole consapevoli del loro valore e offriamo loro strumenti concreti di emancipazione»: è questo il messaggio scelto dal Coordinamento donne nazionale della Fnp in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (in allegato). Un invito a sviluppare consapevolezza e non aver paura di chiedere aiuto: la maggior parte delle violenze, infatti, non viene denunciata. A volte perché non viene nemmeno riconosciuta, e spesso per le conseguenze che la denuncia stessa comporterebbe.

La violenza contro la donna, poi, non è solo fisica: su tutte le forme di violenza contro il genere femminile si è concentrata l'iniziativa della Cisl Veneto, da un'idea dei Coordinamenti donne del sindacato confederale e della Fnp Veneto. In un video i dirigenti della Cisl spiegano come tutte le discriminazioni nei confronti delle donne siano di fatto una violenza: dal lavoro di cura scaricato sulle loro spalle, alla disparità nelle retribuzioni, e alla mancanza di servizi che costringono una madre a lasciare il lavoro. E a tutto ciò dicono «basta!». Il video si può vedere a questo link, mentre su questa pagina c'è la presentazione dell'iniziativa.

È da sottolineare che quest'anno il 25 novembre ricorre negli stessi giorni di due importanti provvedimenti: l'aggiornamento del Codice Pari Opportunità tra Uomo e Donna in ambito lavorativo, che entrerà in vigore il 3 dicembre, e la presentazione del Piano Strategico Nazionale sulla Violenza Maschile contro le donne 2021 – 2023. Da un lato, quindi, l'aggiornamento delle norme che dovrebbero prevenire le discriminazioni in ambito lavorativo, a partire dalla differenza nelle retribuzioni. Dall'altro il rinnovo del quadro entro il quale gli enti preposti devono organizzare i sistemi di prevenzione e azione in caso di episodi di violenza. Entrambi i provvedimenti sono in allegato.