Covid-19, tutte le regole fino al 13 novembre

Covid-19, tutte le regole fino al 13 novembre

Notizie di cronaca

13/10/2020



Mascherine, feste private, sport: facciamo chiarezza

È stato firmato il nuovo Dpcm che aggiorna le regole di comportamento per evitare la diffusione del contagio da Covid-19, superando i precedenti decreti e allineandosi al decreto legge del 7 ottobre. Per quanto riguarda i comuni cittadini, in estrema sintesi l'uso della mascherina, il distanziamento sociale di almeno un metro e una frequente igienizzazione delle mani restano i capisaldi del comportamento da adottare fuori casa e, il Governo scrive, fortemente raccomandato anche in casa se si ricevono non conviventi, poiché le statistiche dimostrano che la maggior parte dei contagi avviene in contesti famigliari e amicali.

Vale la pena leggere per intero l'articolo 1, comma 1 che chiarisce l'obbligo dell'uso della mascherina, lo copiamo qui di seguito:

Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, e con esclusione dei predetti obblighi:

  1. a) per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva;
  2. b) per i bambini di età inferiore ai sei anni;
  3. c) per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.

È fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

Quanto al resto delle disposizioni, ecco un elenco delle indicazioni che riguardano direttamente la vita quotidiana.

  • È obbligatorio rimanere a casa e contattare il medico se si ha un'infezione respiratoria con febbre oltre i 37,5°.
  • L'accesso a parchi, ville e giardini pubblici è consentito rispettando il divieto di assembramento.
  • Attività sportiva e motoria sono consentite, la prima con distanziamento di almeno 2 metri, la seconda di 1 metro. Le attività in centri sportivi sono consentite rispettando le norme di distanziamento sociale e divieto di assembramento. A livello amatoriale, sono vietati gli sport di contatto.
  • Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, osservando le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.
  • L'accesso a sale bingo, sale giochi, sale scommesse, luoghi di culto, musei e luoghi di cultura è consentito nel rispetto dei rispettivi protocolli di sicurezza.
  • Gli eventi sportivi e gli spettacoli hanno limitazioni per il pubblico: i primi possono riempire stadi e arene fino al 15% della capienza massima, i secondi devono garantire il rispetto del distanziamento sociale, entrambi non possono superare i 1.000 spettatori per eventi all'aperto, i 200 per eventi al chiuso.
  • Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso. Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all'aperto.
  • Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone. Quanto alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6.
  • Gli accompagnatori di pazienti non possono sostare nelle sale d'attesa dei pronto soccorso.
  • L'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.
  • Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24 con servizio al tavolo e sino alle ore 21 in assenza di servizio al tavolo. Per quanto riguarda i locali da asporto, viene istituito il divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.
  • Molto articolate sono le indicazioni per chi va all'estero o entra in Italia dall'estero, fra limitazioni degli spostamenti, obbligo di dichiarazione degli spostamenti antecedenti, obbligo di quarantena e obbligo di tampone. Segnaliamo solo che la quarantena è obbligatoria per chi arriva in Italia da Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay, Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro, Colombia. Mentre c'è l'obbligo di arrivare in Italia con il risultato negativo di un tampone effettuato nelle 72 ore precedenti, o di eseguire un tampone entro le 48 ore dall'ingresso nel Paese e di rimanere in isolamento fiduciario fin al risultato, per chi proviene da Belgio, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Repubblica Ceca, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Regno Unito (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell'isola di Cipro ed esclusi i territori al di fuori del continente europeo).

Per informazioni più dettagliate, consultare il dpcm e gli allegati