Passaggio da Pin Inps a Spid: «L'Inps diventi il provider per i pensionati

Passaggio da Pin Inps a Spid: «L'Inps diventi il provider per i pensionati

Comunicati Stampa | Previdenza e fisco

30/09/2020



La proposta della Fnp Veneto affinché questa rivoluzione digitale non lasci indietro gli anziani

Venezia-Mestre, 30 settembre 2020 - Dal 1° ottobre l'Inps non rilascerà più nuovi Pin per accedere ai suoi servizi, per utilizzare definitivamente entro il prossimo anno Spid. È la prima grande Pubblica amministrazione che ha deciso questo passaggio, tutte le altre dovranno farlo per decreto entro il 28 febbraio 2021, «ma non è stata prestata sufficiente attenzione agli anziani che più utilizzano i servizi dell'Istituto. Qualunque si scelga fra i nove provider, la procedura di attivazione è così complicata e con passaggi talvolta pure a pagamento, che si aumenta il divario digitale. Una soluzione è che l'Inps stesso diventi un provider per rilasciare lo Spid. Meglio ancora, che diventi "il" provider per i pensionati», propone Vanna Giantin, segretaria generale Fnp Veneto, la sigla dei pensionati Cisl.

Il Covid-19 ha prodotto un aumento esponenziale delle attivazioni di identità Spid, anche perché molti provvedimenti presi dal Governo a beneficio dei cittadini lo richiedevano, e di Pin proprietari di molte PA. Ma questo fenomeno ha lasciato comunque ai margini anziani e pensionati. Per quanto riguarda Inps, infatti, a oggi su 27 milioni di Pin Inps totali solo 4 milioni sono di pensionati, e i pensionati in Italia sono 16 milioni. Un po' meglio in Veneto dove poco meno della metà degli over 65enni ha già l'accesso digitale all'Istituto: su 1.134.485 anziani (i pensionati veneti sono 1.266.279) 588.567 hanno il Pin Inps. Nel dettaglio: fra i 65 e i 74 anni 325.690 sono i titolari di Pin Inps, fra i 75 e gli 84 anni 181.645, fra gli 85 e i 94 anni 73.476 e 7.756 fra gli over 94 anni. Questi saranno i primi a passare a Spid, ma gli altri?

In una recente conferenza stampa, il presidente Inps Pasquale Tridico ha affermato che nel periodo di transizione, che durerà un anno, l'Istituto farà una massiccia campagna di informazione e comunicazione rivolta ad anziani, pensionati, disoccupati e persone con fragilità, i più interessati dal digital divide. Nella stessa sede la ministra per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano ha annunciato che intende lavorare con i provider per semplificare le procedure. «È tutto giusto, ma insufficiente», considera Giantin, «Qui si dimentica che l'emergenza sanitaria ha tolto agli anziani i riferimenti fisici per poter acceder ai servizi di cui hanno bisogno, tuffandoli in una realtà virtuale fatta di mail, call center, messaggini etc in cui non tutti riescono a nuotare. Vanno accompagnati in questa rivoluzione digitale, che è utile e necessaria. E questo passa attraverso interlocutori certi. Per questo rinnovo la proposta: che l'Inps diventi il provider per pensionati e le persone con fragilità. Ha già i dati di tutti, sarebbe anche semplice ed economico».

Per informazioni tecniche sul passaggio da Pin Inps a Spid, leggi questo articolo sul sito della Fnp nazionale