Confronto Governo-sindacati: la proposta di una pensione di garanzia per i giovani

Confronto Governo-sindacati: la proposta di una pensione di garanzia per i giovani

Attività sindacali | Previdenza e fisco

04/02/2020



Si è tenuto il 3 febbraio il primo tavolo tecnico fra Ministero del Lavoro e sindacati a livello unitario

Si è tenuto lunedì 3 febbraio il primo dei quattro tavoli tecnici concordati il 27 gennaio, con cui Governo e sindacato hanno dato il via a un confronto molto ampio per arrivare a disegnare una riforma complessiva del sistema pensionistico italiano.Il primo tema affrontato è stata la proposta dei sindacati di introdurre una pensione di garanzia per i giovani, cioè coloro che hanno cominciato a lavorare dopo il 1996 e che rientreranno interamente nel calcolo contributivo, la cui vita lavorativa è caratterizzata da precariato e basse retribuzioni. Secondo il Censis, proprio per questi motivi circa 6 milioni di giovani rischiano di avere nel 2050 pensioni sotto la soglia di povertà.

Al di là di sbloccare investimenti e misure che generino un lavoro buono e retribuito dignitosamente, e di favorire il turnover con regole più sostenibili di pensionamento, l'introduzione di una pensione di garanzia andrebbe a coprire quei vuoti contributivi che i giovani lavoratori di oggi si trovano spesso ad affrontare. Vuoi creati da discontinuità lavorativa, disoccupazione involontaria, sforzi attivi di formazione e riqualificazione, fasi di bassa retribuzione, o l'eventuale impegno per il lavoro di cura rivolto alle famiglie e verso le persone non autosufficienti. La proposta, quindi, è quella di stabilire un meccanismo che possa stabilire una soglia minima di garanzia, che al momento può essere parametrata sui 780 euro della attuale pensione di cittadinanza 780 euro.

Il resoconto completo a questo link