NATALE AMARO PER I PENSIONATI

NATALE AMARO PER I PENSIONATI

Attività sindacali

27/12/2018



Rivalutazioni, penalizzati 400 mila pensionati veneti I sindacati pronti alla mobilitazione: presidio a Venezia il 28 dicembre

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

«Siamo pronti a mobilitarci contro questa manovra che vuole fare cassa sulle tasche dei pensionati»: è questo l'annuncio lanciato da Elena Di Gregorio, Vanna Giantin ed Emanuele Ronzoni, segretari generali dei sindacati dei pensionati veneti della Cgil Cisl e Uil, dopo l'approvazione da parte dell'esecutivo Conte dell'emendamento che penalizza tutti gli assegni previdenziali superiori a tre volte il minimo (1500 euro mensili lordi circa).

Proprio quando, dal 1° gennaio 2019, si sarebbe dovuti tornare alla piena rivalutazione di tutte le pensioni, il governo ha deciso di proseguire la politica di adeguamenti parziali all'inflazione, cominciata ormai 8 anni fa. Una beffa che colpirà più di 400 mila pensionati veneti, circa un terzo del totale. Il meccanismo di adeguamento al potere d'acquisto, che ricordiamo è già molto basso, produrrà una considerevole decurtazione per le pensioni superiori ai 1500 euro lordi mensili. A livello nazionale è stato calcolato che il mancato introito per i pensionati fra il 2019 e il 2021 sarà di 2,5 miliardi di euro.

Per questo le segreterie venete di Spi Cgil, Fnp Cisl e UilP hanno organizzato per venerdì 28 dicembre alle ore 10.30 un presidio a Venezia (Campo San Maurizio, fronte Prefettura). «È stata nuovamente tradita la fiducia dei pensionati italiani, ancora una volta sono loro a pagare il prezzo più alto della manovra con una scelta profondamente ingiusta - dicono Di Gregorio, Giantin e Ronzoni-. Ed è stato completamente disatteso l'accordo firmato dai sindacati nel 2016 con il precedente governo che prevedeva, fra l'altro, il non ricorrere più in meccanismi di perequazione peggiorativi come questo. Faremo sentire la nostra voce per denunciare l'ipocrisia di un esecutivo che con una mano sembrerebbe dare ma con l'altra certamente toglie. Altro che cambiamento. È un furto legalizzato, l'ennesimo danno nei confronti di migliaia di persone anziane».

 

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