Prestazioni previdenziali collegate al reddito: arrivano le revoche per il 2020 e le sospensioni per il 2021

Prestazioni previdenziali collegate al reddito: arrivano le revoche per il 2020 e le sospensioni per il 2021

Previdenza e fisco

05/08/2025



L’intervento colpisce i pensionati che non sono in regola con la comunicazione reddituale, necessaria a mantenere trattamenti provvisori come la maggiorazione sociale o la quattordicesima

 L’Inps ha recentemente comunicato le procedure di revoca e sospensione delle prestazioni collegate al reddito relative all’anno 2020 e 2021, per le quali non è pervenuta all’Istituto la dichiarazione reddituale da parte dei pensionati che ne sono titolari.

SOSPENSIONE PER L’ANNO 2021

Nel messaggio n. 2227 del 14 luglio scorso, l’Inps precisa che i pensionati inadempienti hanno ricevuto, entro il 15 luglio scorso, una lettera di notifica della sospensione della prestazione con l’indicazione dell’ultima data utile per la presentazione della dichiarazione reddituale relativa all’anno 2021, fissata al 19 settembre 2025. Per non incorrere nella revoca definitiva, entro questa data, deve essere inviata all’Inps una domanda di ricostituzione reddituale.

La sospensione comporta una trattenuta pari al 5% dell’importo pensionistico lordo in pagamento a luglio 2025 e viene applicata sui ratei mensili di agosto e settembre 2025. Diversamente, per le pensioni di importo non superiore a 100 euro mensili non è prevista alcuna trattenuta, ma i pensionati interessati ricevono comunque la notifica della revoca definitiva della prestazione, qualora non dovessero provvedere entro il 19 settembre a presentare la dichiarazione reddituale dell’anno 2021.

Per verificare la propria posizione e regolarizzarla, ci si può avvalere del nostro patronato Inas Cisl: numero verde per fissare un appuntamento 800 249 307.

REVOCA PER L’ANNO 2020

Il messaggio n. 2264 del 16 luglio riguarda, invece, la revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito relative all’anno 2020, per le quali i pensionati non hanno adempiuto all’obbligo di fornire all’Inps la dichiarazione reddituale neanche entro l’ultimo termine utile, che era stato fissato al 15 settembre 2024. L’Inps procederà quindi alla revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito corrisposte in via provvisoria nel 2020, cioè: integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali, importo aggiuntivo, quattordicesima e, per le pensioni ai superstiti e per l’assegno di invalidità assoggettate al divieto di cumulo con i redditi da lavoro, l’applicazione della trattenuta massima in misura pari al 50%.