Covid 19, il virus circola ancora: i vaccini funzionano, ma il comportamento corretto è la prima prevenzione

Covid 19, il virus circola ancora: i vaccini funzionano, ma il comportamento corretto è la prima prevenzione

Notizie di cronaca | Salute e Prevenzione

13/04/2022



L'ultimo report dell'ISS mette in ordine da marzo 2020 a oggi i dati dei contagi, decessi, vaccinazioni e reinfezioni. Chiarimenti del Ministero della Salute per la seconda dose booster

L'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità, pubblicato il 1° aprile, mette in ordine da marzo 2020 a oggi i dati dei contagi, dei decessi, delle vaccinazioni e delle reinfezioni da Covid-19. In estrema sintesi: le varianti di tipo Omicron, le ultime a venire registrate dallo scorso inverno, sono estremamente contagiose, ma paiono meno aggressive. I vaccini, tuttavia, si stanno confermando molto efficaci contro lo sviluppo della malattia in modo severo, ma la "forza" della loro barriera dipende molto dal numero delle dosi e da quando sono state fatte: è di questi giorni, peraltro, l'indicazione del Ministero della Salute sulla somministrazione della seconda dose di richiamo per gli over 80, gli ospiti nelle strutture residenziali e i pazienti fragili.

I numeri, comunque, ci dicono che il virus sta circolando ancora parecchio: la fine dello stato di emergenza, pur dovuta perché il sistema sanitario nazionale non è più sotto la pressione di pochi mesi fa, non significa che la pandemia sia finita. In questo momento, la prima prevenzione è nelle mani di tutti noi: nei nostri comportamenti corretti che due anni di pandemia dovrebbero averci insegnato.

ANDAMENTO E IMPATTO DELLA PANDEMIA

Dall’inizio della pandemia al 30 marzo 2022 sono stati diagnosticati 14.439.173 contagi e 156.812 deceduti. Tra i morti, il 24,9% aveva tra i 70 e i 79 anni, il 40,1% fra gli 80 e gli 89 e il 19,7% era ultranovantenne. A marzo la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata del 99,86%. Il 70% dei contagi delle ultime settimane registra uno stato clinico iniziale asintomatico, segno di un virus meno aggressivo.

Dal 24 agosto 2021 al 30 marzo 2022 sono stati segnalati 299.837 casi di reinfezione (il 3,1% del totale). L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron) evidenzia che questo è più probabile per chi si è ammalato la prima volta da più di 7 mesi (210 giorni), e per chi non è vaccinato o ha fatto la prima dose da più di 4 mesi (120 giorni). È da sottolineare una incidenza maggiore delle reinfezioni fra le donne, elemento da collegare all'alta percentuale di lavoratrici nel settore scolastico e socio-sanitario, e fra i caregiver familiari.

 IMPATTO DELLA VACCINAZIONE NEL PREVENIRE INFEZIONI, RICOVERI E DECESSI

La campagna vaccinale in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020. Al 30 marzo 2022, sono state somministrate 135.848.545 dosi (47.290.798 prime dosi, 49.750.058 seconde/uniche dosi e 38.807.689 terze dosi). Nella fascia 5-11 anni, in cui la vaccinazione è iniziata il 16 dicembre 2021, al 30 marzo 2022 si registra una copertura con una dose pari a 3,8% e con due dosi pari a 33,1%.

Nel periodo 11 febbraio - 13 marzo 2022 il tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati risulta circa tre volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni, e circa sei volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Nello stesso periodo, il tasso di ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati risulta circa tre volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni, e circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Nel periodo 4 febbraio - 6 marzo 2022, il tasso di mortalità per i non vaccinati risulta circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni, e circa quattordici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

I VACCINI NEL PERIODO OMICRON

Con riferimento all'andamento della pandemia a partire dal 3 gennaio 2022, cioè dall'inizio della prevalenza della variante Omicron nei contagi, i vaccini si stanno rivelando efficaci per evitare il contagio:

  • per il 49% dei vaccinati con ciclo completo (due dosi) da meno di 90 giorni
  • per il 41% dei vaccinati con ciclo completo tra i 91 e 120 giorni
  • per il 47% dei vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni
  • per il 68% dei vaccinati con dose aggiuntiva/booster

Inoltre, i vaccini si stanno rivelando efficaci per prevenire la malattia severa:

  • per il 73% dei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni
  • per il 75% dei vaccinati con ciclo completo tra i 91 e 120 giorni
  • per il 75% dei vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni
  • per il 91% dei vaccinati con dose aggiuntiva/booster

Una precisazione utile: le stime di efficacia del vaccino attualmente escludono dalla popolazione suscettibile i soggetti con pregressa diagnosi nei 90 giorni precedenti, tempo dopo il quale si è nuovamente a rischio di infezione come da definizione di reinfezione.

PER CHI È RACCOMANDATA LA SECONDA DOSE BOOSTER (QUARTA DOSE)

Tenendo conto dell’attuale situazione epidemiologica e della sua probabile evoluzione, il Ministero della Salute ha emanato una circolare l'8 aprile con le indicazioni per chi deve fare la seconda dose booster/aggiuntiva. Essa è raccomandata per gli anziani dagli 80 in su, per gli ospiti nelle case di riposo e per i pazienti fragili di almeno 60 anni, per i quali siano passati almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo. Al momento, fra di essi restano esclusi quanti hanno contratto il virus dopo la prima dose booster.

Per approfondimento, in allegato il Report dell'ISS del 1° aprile e la circolare del Ministero della Salute dell'8 aprile.