Terza dose anti Covid, si parte il 20 settembre

Terza dose anti Covid, si parte il 20 settembre

Salute e Prevenzione

14/09/2021



Dopo il parere positivo di Aifa e le indicazioni del generale Figliuolo, il Veneto annuncia la programmazione

ARTICOLO AGGIORNATO IL 16 SETTEMBRE - Il 9 settembre Aifa, l'Agenzia italiana del Farmaco, ha espresso parere positivo sulla terza dose di vaccino anti Covid per i pazienti fragili, per gli over 80 e gli ospiti nelle Rsa. Il 13 settembre il generale Francesco Figliuolo, commissario per l'emergenza, ha annunciato che la campagna nazionale sarà avviata dal 20 settembre e oggi, in conferenza stampa, il presidente della Regione Luca Zaia e l'assessora alla Sanità Manuela Lanzarin hanno delineato la programmazione che sarà adottata in Veneto. Di seguito sintetizziamo tutte le informazioni.

COSA DICE AIFA SULLA TERZA DOSE

Nel dare parere positivo all'inoculazione della terza dose, Aifa fa un distinguo sull'utilità della stessa a seconda della tipologia del soggetto, e stabilisce i parametri di inoculazione. Inoltre, approva l'utilizzo allo scopo solo dei vaccini Pfizer (per gli over 12 anni) e Moderna (per gli over 18 anni).

La terza dose viene considerata una dose addizionale per i soggetti immunosoppressi in modo rilevante, che abbiano già completato il ciclo di vaccino da almeno 28 giorni. Sono i cosiddetti pazienti fragili, fra i quali sono annoverati i trapiantati e gli oncologici.

La terza dose viene considerata, invece, un rinforzo (Aifa la definisce "dose booster") per gli anziani over 80 e gli ospiti nelle Rsa, al fine di mantenere efficace la risposta del sistema immunitario. Essa può essere inoculata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Questa opzione vale anche per gli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione

Aifa ammette che la terza dose può essere eterologa: ciò vale sicuramente per chi ha completato il ciclo con le due dosi di Astrazeneca o con la monodose di Johnson.

Per ulteriori approfondimenti, leggere il comunicato stampa di Aifa a questo link.

LA PROGRAMMAZIONE DEL VENETO

Nella conferenza stampa di oggi (a questo link) il presidente Zaia e l'assessora Lanzarin hanno annunciato come procederà il Veneto. L'avvio ufficiale della campagna per la terza dose sarà lunedì 20 settembre al centro vaccinale di Villorba (TV) alla presenza del generale Figliuolo, tuttavia già in questi giorni alcuni pazienti fragili e alcuni ospiti delle Rsa potrebbero già averla.

La Regione, infatti, ha già comunicato ai centri specialistici che seguono pazienti trapiantati e oncologici di attivarsi per iniziare, lo stesso ha fatto con le Ulss in riferimento alle Rsa. Quanto agli altri soggetti fragili, la Regione attende la circolare del ministero della salute con l'elenco delle categorie confermate o aggiornate, per stabilire la priorità fra queste e fornire quindi un calendario.

Per chi non è seguito da centri specialistici e per gli over 80, sarà attivata la prenotazione online sul portale https://vaccinicovid.regione.veneto.it/.

Per fine settembre il Veneto punta ad aver dato la terza dose a 100mila persone tra over80 o sanitari, e per fine ottobre ad altre 120-130mila.

COSA DICE IL MINISTERO DELLA SALUTE

Con una circolare datata 14 settembre (in allegato) il ministero della Salute indica l'avvio della campagna per la terza dose in via prioritaria nei soggetti trapiantati e immunocompromessi, affinché possano raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.

Possono, quindi, accedervi coloro che rientrano nelle seguenti condizioni:

  • trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • attesa di trapianto d’organo;
  • terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CAR-T);
  • patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  • immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  • dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • pregressa splenectomia;
  • sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.