Covid-19, aggiornamento del calendario vaccinale al 2 febbraio

Covid-19, aggiornamento del calendario vaccinale al 2 febbraio

Salute e Prevenzione

02/02/2021



Le limitazioni all'utilizzo del vaccino AstraZeneca hanno imposto il cambio

Le chiamate per la vaccinazione degli anziani in Veneto partiranno sì il 15 febbraio ma, diversamente da quanto comunicato pochi giorni fa, non coinvolgeranno più in modo parallelo le fasce d'età over 80 e 75-79 anni: il Veneto si allinea alla programmazione nazionale e partirà solo dagli ultra 80enni. Il cambio del calendario vaccinale è stato comunicato ieri dal presidente della Regione Luca Zaia e dall'assessora alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin durante la consueta conferenza stampa.

Il cambio è dovuto principalmente al fatto che il vaccino AstraZeneca, il terzo disponibile, ha superato sì l'approvazione dell'Ema e dell'Aifa, ma l'agenzia italiana ne indica l'utilizzo preferenziale per le persone fra i 18 e i 55 anni. Questo perché gli studi finora condotti hanno coinvolto un numero di soggetti anziani insufficiente a valutare l'efficacia del vaccino per questa fascia della popolazione, anche se i risultati sono stati comunque molto incoraggianti. Altri studi sono in corso, e fino alla loro conclusione Aifa preferisce mantenere un profilo prudenziale e suggerire di usare i vaccini Pfizer e Moderna per gli anziani (a questo link la comunicazione di Aifa sull'approvazione del vaccino AstraZeneca).

Il Veneto, come tutta l'Italia, puntava molto su AstraZeneca per la vaccinazione "di massa", poiché il vaccino richiede una catena del freddo gestibile con molta facilità rispetto agli altri, che richiedono locali adeguati per la loro conservazione e somministrazione. Date le indicazioni di Aifa, e la quantità di dosi assicurate dal commissario Arcuri, è stato quindi necessario rivedere il piano.

Il 15 febbraio partiranno quindi le chiiamate destinate ai soggetti nati nel 1941, poi quelle indirizzate ai nati nel 1940 e così a ritroso fino a vaccinare tutti gli over 80. Ricordiamo che di questa fascia d'età sono già stati vaccinati in 22mila, ospiti delle Rsa (i dati aggiornati dei vaccini sono a questo link del ministero della Salute), che erano compresi nella fase 1 dedicata a loro e agli operatori sanitari e socio-sanitari, che si sta concludendo in questi giorni con la seconda dose.

Nel frattempo, sempre a metà mese, dovrebbero arrivare le prime dosi del vaccino AstraZeneca, che sarà destinato agli appartenenti alle cosiddette categorie essenziali: forze dell'ordine, vigili del fuoco, protezione civile, autisti, insegnanti, personale scolastico etc.