Su TV7 torniamo a parlare di alloggi popolari com'è andata a finire?

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06/02/2020



Ospite Pietro Scomparin, segretario generale Sicet Veneto

Il nuovo regolamento degli alloggi di edilizia popolare, entrato in vigore la scorsa estate e di cui avevamo parlato nella puntata di Parliamo di... del 21 settembre, aveva creato molto scompiglio: se, infatti, si erano scoperti fra gli assegnatari di case popolari persone con un patrimonio molto elevato, dall'altro lato alcuni si erano ritrovati il canone d'affitto aumentato anche del 30%.

Di fronte alle proteste, la Regione aveva risposto con l'apertura di tavoli tecnici territoriali, composti dalle Ater provinciali, e con un confronto coi sindacati che ha portato ad alcune modifiche migliorative lo scorso dicembre. In questa puntata di Parliamo di..., andata in onda il 1° febbraio e che qui potete rivedere, il segretario generale del Sicet Veneto Pietro Scomparin illustra come le principali problematiche sollevate siano state risolte.

In sintesi:

  • l'Isee-Erp, il nuovo indicatore economico necessario a stabilire se si hanno i requisiti per essere assegnatari di alloggio popolare, è stato aumentato da 20mila - ritenuto troppo restrittivo - a 26mila euro per i primi assegnatari, elevato a 35mila per gli anni successivi.
  • per gli inquilini che abitano in case più grandi delle loro necessità (si tratta specialmente di anziani rimasti solo dopo che i figli sono usciti di casa) verrà ricalcolato il canone non in base alla superficie reale dell'appartamento, ma a quella effettivamente utilizzata (il parametro "superficie utile massima) per il tempo in cui l'Ater o il Comune avrà trovato un alloggio di dimensioni più consone.
  • per chi ha avuto il canone aumentato del 30%, l'aumento sarà progressivo in tre anni.

Con questi criteri, fra gli oltre 42mila assegnatari di alloggi Erp in Veneto, gli inquilini che risultano non avere più i requisiti per averlo sono ora circa 400. Ma i numeri da tenere in considerazione sono anche altri: ci sono circa 4mila alloggi Erp in Veneto sfitti perché non agibili, e ci sono anche 14mila persone che hanno i requisiti per essere assegnatarie di una casa popolare... che non c'è.