Belluno | Treviso
17/10/2025
Al seminario di Peschiera del Garda della Fnp focus sul decreto 77/2022 che ridisegna l’organizzazione dei servizi sanitari territoriali. La seconda giornata dedicata alla previdenza
La nuova sanità territoriale così come è stata disegnata
dal decreto ministeriale 77 del 2022 al centro della riflessione della Cisl Fnp
Belluno Treviso, riunita il 16 e 17 ottobre a Peschiera del Garda per un
seminario formativo residenziale su sanità e pensioni. I Pensionati Cisl,
attraverso uno studio della loro Consulta socio-sanitaria, hanno analizzato lo
stato di attuazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali
operative territoriali (COT) nelle Ulss 1 Dolomiti e Ulss 2 Marca Trevigiana,
previste dal decreto 77/2022 e finanziate in gran parte con fondi del PNRR.
«Queste strutture - hanno
sottolineato i referenti della Consulta Aldo Lorenzon ed Enzo Pavan -
rappresentano il cuore della nuova sanità territoriale, pensata per
garantire assistenza di prossimità e risposte integrate ai bisogni
socio-sanitari, in particolare della popolazione anziana e fragile. Ad oggi, il
problema principale è dovuto alla nota difficoltà nel reperire e assumere le
tante e diverse professionalità necessarie per operare in queste strutture.
L’impegno della Consulta è di seguire e monitorare le criticità e lo stato di
realizzazione di questo progetto, informando e collaborando con gli organismi
dirigenti della nostra Federazione territoriale in raccordo con la Cisl».I referenti della Consulta hanno poi tracciato il quadro
della nuova sanità nelle due province. Nel territorio della Ulss 1 Dolomiti
sono previste 4 case di comunità “hub” (Agordo - già aperta -, Belluno,
Feltre – in parte attiva - e Pieve di Cadore), a cui si aggiungono 17
punti distrettuali “spoke” che offrono servizi minori in un contesto
montano caratterizzato da viabilità difficile e dispersione abitativa. Per
quanto riguarda gli ospedali di comunità, risultano già attivi quelli di
Alano, Belluno, Agordo, Auronzo, e Feltre. Già attivato per la provincia di
Belluno il numero unico europeo 116117 per l’accesso alle cure mediche non
urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità.
Nell’ambito dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il piano
prevede 17 case di comunità distribuite tra Treviso e provincia e 6
ospedali di comunità, di cui alcuni già attivi (Castelfranco e Treviso) e
altri in attivazione (Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo, Valdobbiadene). Sono
state inoltre attivate le 8 Centrali Operative Territoriali (COT), strutture di
coordinamento che hanno lo scopo di garantire la presa in carico dei pazienti e
il raccordo tra servizi sanitari, sociali e ospedalieri.
«Come Federazione dei Pensionati della Cisl – sottolinea Franco Marcuzzo, segretario generale
della Fnp Cisl Belluno Treviso – seguiamo con grande attenzione lo sviluppo
della nuova sanità territoriale, perché rappresenta una risposta concreta ai
bisogni di cura e assistenza, in particolare delle persone anziane e fragili. È
fondamentale che il nuovo modello garantisca continuità assistenziale e
una reale integrazione tra sanità e sociale. La vera sfida sarà rendere
operativo un sistema che metta davvero al centro la persona e la comunità,
assicurando una rete di servizi efficiente, accessibile e vicina ai cittadini,
anche nei territori più periferici delle nostre province».La seconda giornata del seminario, venerdì 17 ottobre,
è dedicata al tema della rivalutazione delle pensioni. La perequazione è
il modo in cui lo Stato dovrebbe garantire ai pensionati la tutela del potere
d’acquisto delle loro pensioni, rivalutandole ogni anno per agganciarle
all’inflazione. La prassi con cui la rivalutazione avviene è ormai consolidata
da trent’anni: nel mese di novembre viene stabilito il tasso di rivalutazione
per l’anno successivo, in base all’inflazione provvisoria dell’anno in corso.
Nei vari meccanismi di applicazione di questi ultimi decenni, le pensioni più
basse sono state rivalutate al 100% del tasso, mentre a quelle di importo
maggiore è sempre stata applicata una valutazione parziale e spesso
insufficiente. Dopo la relazione introduttiva di Franco Marcuzzo, Francesco
Bisognano, responsabile del dipartimento previdenza della FNP Veneto, presenta
la ricerca “Pensioni: il valore nel tempo”. Le conclusioni dei lavori sono
affidate a Roberto Pezzani, segretario generale FNP Cisl nazionale.
Partecipa ai lavori anche la segretaria generale Fnp Cisl Veneto Tina Cupani e
il segretario generale Cisl Veneto Massimiliano Paglini.