Su TV7 parliamo della quarta dose di vaccino anti Covid

Salute e Prevenzione | Servizi TV

22/07/2022



Ospiti Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto, e il prof. Emanuele Cozzi, immunologo dell'Azienda Ospedale-Università di Padova

Probabilmente con la fine dello stato di emergenza abbiamo sottovalutato il Covid, ma la pandemia non è finita. In Italia ci sono al momento 1,4 milioni di positivi, oltre 100mila in Veneto, e i ricoveri a livello nazionale sono quasi 10mila. Se il virus circola molto, ma colpisce meno duramente, è grazie alla copertura vaccinale. Per quanto riguarda gli anziani, fino alla terza dose in Veneto la campagna è andata molto bene. Mentre la quarta dose è stata snobbata dalle persone per le quali era inizialmente consigliata: pazienti fragili di almeno 60 anni, ospiti nelle Rsa e over 80. Ora che la campagna per la quarta dose si è aperta per gli over 60, abbiamo dedicato l'ultima puntata di "Parliamo di...", andata in onda il 16 luglio e che qui potete rivedere, a fare informazione grazie al prof. Emanuele Cozzi, immunologo dell'Azienda Ospedale - Università di Padova. L'appello della Fnp Veneto è che tutti gli interessati si vaccinino.

PER CHI ORA È RACCOMANDATA LA QUARTA DOSE

La decisione dell'Ema è dell'11 luglio, subito dopo si è allineata Aifa e il Ministero della Salute ha emanato una circolare, recepita dal Veneto il 12 luglio con avvio della campagna il 13 luglio. Si raccomanda la quarta dose a tutti gli over 60 per i quali sono passati 120 giorni dalla somministrazione della terza dose, o 120 giorni dall'eventuale positività al Covid. I vaccini in uso saranno Pfizer (tecnicamente Comirnaty) e Moderna (tecnicamente Spikevax).

IL PROF. COZZI RISPONDE AI DUBBI

Dei dati che provano l'efficacia della quarta dose per risvegliare il sistema immunitario contro la malattia grave ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo. Il prof. Cozzi durante la trasmissione ha risposto chiaramente ad alcuni dubbi che possono esserci nei confronti del vaccino.

"Se devo fare tutte queste dosi, significa che il vaccino non è efficace"

Questi vaccini non sterilizzano il virus, ed è per questo che mi posso contagiare, ma preparano il sistema immunitario a combatterlo e si sono dimostrati invece molto efficaci soprattutto contro la malattia grave, lo dicono tutti i dati. È vero che la copertura vaccinale cala dopo 4 mesi, ma non sparisce del tutto: per questo i richiami sono necessari, e la memoria immunitaria si riattiva in una settimana. Guardiamo, poi, chi è ospedalizzato oggi: si tratta in gran parte di no vaccinati.

"Tanti sono stati male dopo il vaccino, ho paura"

Dobbiamo capire la serietà dell'effetto indesiderato, sapendo che siamo sicuri che nel 40% dei casi si sviluppano dei sintomi lievi dopo il vaccino (malessere, qualche linea di febbre). Ci sono persone che sviluppano intolleranze al vaccino, per questo è opportuno segnalare gli eventi al personale preposto e fidarsi della loro valutazione.

"Si stanno ammalando e anche riammalando tanti vaccinati, significa che il vaccino non serve"

È possibile che alcuni soggetti non rispondano bene a un vaccino, ma questa eventualità è nota anche da altri vaccini: la risposta varia da soggetto a soggetto. Posto che, come detto, questo vaccino non previene completamente l'infezione, è sicuro però che garantisce una sintomatologia clinica molto più lieve. Per questo serve.

"Perché vaccinarmi ora con un siero vecchio se in autunno arriva il nuovo?"

Il primo motivo è perché è ancora efficace. Poi, non è mica detto che il vaccino nuovo arrivi davvero questo autunno e che le dosi siano immediatamente disponibili per tutti. Il vaccino nuovo è ora in sperimentazione: manca ancora la fase di raccolta e analisi dei dati, e di presentazione alle agenzie del farmaco per l'autorizzazione.

Ricordiamoci che il vaccino ora in utilizzo era in sperimentazione a marzo-aprile 2020 e la prima dose è stata inoculata a gennaio 2021: erano passati 8 mesi. Inoltre, finora sono state somministrate nel mondo oltre 10 miliardi di dosi: non c'è scritto da nessuna parte che quando ci sarà il vaccino nuovo saremo noi i primi a ricevere il numero di dosi che ci servono. Ed è verosimile che i primi a essere vaccinati saranno comunque i fragili.

"Ormai il virus è diventato una semplice influenza"

È vero che questa variante è molto più contagiosa, colpisce più le alte vie aeree e danneggia di meno i polmoni, ma li danneggia lo stesso. Se non abbiamo la stessa mortalità di due anni fa è per il vaccino, e perché 17 milioni di italiani hanno già avuto il Covid, con un'ulteriore memoria immunitaria. Questo è il motivo per cui con 1,3 milioni di persone positive, non abbiamo gli ospedali in tilt.