Salute e Prevenzione | Servizi TV
10/06/2022
Ospiti Sergio Furlanetto, Fnp Veneto, e Marcela Maroni, Caf Cisl Veneto
L'82 per cento degli anziani non autosufficienti in Veneto è assistito in casa, da familiari e badanti, il resto nelle strutture residenziali. Nonostante svolgano un ruolo fondamentale nella cura delle persone fragili, il mondo delle assistenti familiari è tuttavia ancora caratterizzato da tre grandi problemi: lavoro sommerso, formazione scarsa o non pienamente adeguata, non riconoscimento della loro figura come anello essenziale dell'assistenza domiciliare. Abbiamo approfondito questo tema nell'ultima puntata di "Parliamo di...", andata in onda il 4 giugno e che qui potete rivedere, insieme a Sergio Furlanetto, delegato alle politiche socio-sanitarie della Fnp Veneto, e Marcela Maroni, referente tecnica regionale del servizio "colf e badanti" del Caf Cisl Veneto.
IL QUADRO NAZIONALE E VENETO
In Veneto ci sono 180mila anziani non autosufficienti: 149mila assistiti in casa, 31mila nelle Rsa. L'Inps calcola che in Italia ci sono 407mila assistenti familiari (badanti), al 92% donne e di queste il 75% straniere. Ma si stima che ce ne siano 600mila irregolari. In Veneto una ricerca dell’università Bocconi (2021) calcola 80mila badanti, metà irregolari.
Nonostante il bisogno di assistenza domiciliare sia molto elevato, il riparto del fondo regionale per la non autosufficienza è sbilanciato verso la residenzialità: 509 milioni per residenzialità (che servono tutti), 109 milioni per Impegnative di cura domiciliare (ICD), e la maggior parte delle ICD va a utenti con basso bisogno assistenziale.
I PROBLEMI E LE PROPOSTE DEL SINDACATO
Nel contesto che abbiamo descritto l'assistente familiare è una scelta obbligata per molte famiglie, scelta che però incontra diversi problemi: trovare la persona giusta, adeguatamente formata; mancano dei punti di riferimento pubblici certi per chiedere informazioni; l'impegno economico è gravoso.
Come sindacato lavoriamo da tempo affinché le assistenti familiari siano riconosciute come figura fondamentale dell'assistenza domiciliare, e proprio per questo vengano previste anche precise agevolazioni. Le nostre proposte per migliorare la gestione della non autosufficienza in generale sono note, per quanto riguarda il mondo delle badanti esse sono: dare piena attuazione alla legge regionale del 2017 (che istituisce il registro delle assistenti familiari; prevede che i Comuni aprano sportelli informativi unici e promuove la formazione delle lavoratrici); definire contributi regionali che premiano l'assunzione in regola della badante, come fanno altre regioni
LO SPORTELLO COLF E BADANTI DEL CAF CISL
Lo Sportello Colf e Badanti è presente in modo capillare nelle oltre 100 sedi del Caf Cisl del Veneto (in allegato i contatti delle sedi provinciali), e fornisce alle famiglie un supporto qualificato in ogni aspetto della regolarizzazione e dell'amministrazione del rapporto di lavoro con l'assistente familiare.
L'assunzione regolare della badante prevede vantaggi fiscali in termini di deduzione dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 1.549 euro annui, e di detrazione per le spese sostenute se il datore di lavoro, non autosufficiente, ha un reddito fino a 40.000 euro: si detrae il 19% per una spesa massima di 2.100 euro.
Per rivedere la puntata in televisione, controllare gli orari e i canali delle repliche fino al 24 giugno nella grafica.