Quali vantaggi nel PNRR per gli anziani?

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20/05/2021



Lo approfondiamo anche nella puntata di "Parliamo di..." su TV7 in onda dal 22 maggio

ARTICOLO AGGIORNATO IL 27 MAGGIO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme ad altri fondi, vale oltre 230 miliardi di euro: una montagna di denaro che rappresenta un'occasione unica di rilancio per il Paese, colmando e superando ritardi strutturali nella società e nell'economia. Cosa rappresenta il PNRR per gli anziani? Sulla carta, un miglioramento della qualità di vita, un aumento delle possibilità di mantenimento dell'autonomia anche in condizioni di fragilità e, soprattutto, una rivoluzione nell'assistenza socio-sanitaria. Per questo, come sindacati dei pensionati a livello nazionale, saremo impegnati nel monitoraggio della loro realizzazione, anche con proposte migliorative. Approfondisce questo argomento Giancarlo Pegoraro, segretario regionale Fnp Veneto, nella puntata di "Parliamo di..." in onda da sabato 22 maggio al 4 giugno (orari nella grafica).

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in poche parole

Il PNRR prevede un investimento complessivo di 221,1 miliardi di euro, di cui 191,5 provenienti dall'Unione europea (68,9 miliardi sono a fondo perduto, 122,6 miliardi sono prestiti) e 30,6 da risorse nazionali. Ricordiamo che l'Italia ha a disposizione per il 2021-2023 anche 13 miliardi dal programma React-Eu.

Il PNRR si pone tre obiettivi principali: riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, affrontare le debolezze strutturali del Paese (divari territoriali; bassa occupazione; crescita debole della produttività; ritardi nell'adeguamento delle competenze tecniche, nell'istruzione e nella ricerca) e la transizione ecologica.

Si articola in sei missioni, ciascuna con budget proprio:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (49,2 miliardi)
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica (69,6 miliardi)
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile (31,4 miliardi)
  • Istruzione e ricerca (31,9 miliardi)
  • Inclusione e coesione (22,4 miliardi)
  • Salute (18,5 miliardi)

Da sottolineare che la disuguaglianza di genere, le pari opportunità (soprattutto per le persone con disabilità), l'inclusione dei giovani e il superamento del divario Nord-Sud sono considerate priorità "trasversali" a tutte le missioni.

Il Pnrr e anziani, missione per missione

Sono le missioni "5 Inclusione e coesione" e "6 Salute" che per il mondo degli anziani rappresentano una grande speranza, a partire dal fatto che si parla esplicitamente di una legge quadro sulla disabilità e (finalmente!) di una legge nazionale per gli anziani non autosufficienti. Inoltre, tutta la missione Salute è incentrata sul potenziamento della sanità territoriale e delle cure domiciliari. Ma a un'attenta analisi molte missioni possono portare miglioramenti determinanti nella qualità di vita degli anziani. Vediamo come.

La missione "1 Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura" ha come obiettivo complessivo promuovere la trasformazione digitale del Paese, la modernizzazione della PA, l’innovazione del sistema produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

Per quanto riguarda gli anziani manca un riferimento alla loro alfabetizzazione digitale, che va incentivata e organizzata in modo capillare sull’intero territorio nazionale a partire dalle realtà rurali e montane.

La missione "2 Rivoluzione verde e transizione ecologica" ha come obiettivo complessivo migliorare la sostenibilità del sistema economico, produttivo e sociale.

Per gli anziani ciò significa progetti che promuovano la mobilità ciclistica, potenzino il trasporto pubblico locale anche per garantire il diritto allo spostamento di chi ha autonomia limitata, e valorizzino il verde urbano. Sono tutti elementi essenziali per una migliore qualità della vita.

La missione "5 Inclusione e coesione" ha come obiettivo complessivo: facilitare la partecipazione al mercato del lavoro anche attraverso la formazione, favorire l’inclusione sociale migliorando i sistemi di protezione per le situazioni di fragilità.

Per gli anziani ciò significa il rafforzamento dei servizi sociali e interventi per le vulnerabilità, favorendo la vita autonoma delle persone con disabilità o non autosufficienza prevenendo l'istituzionalizzazione. Saranno importanti anche i progetti di rigenerazione urbana e housing sociale con investimenti volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.

La missione "6 Salute" ha come obiettivo complessivo rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.

Per gli anziani, ma non solo, saranno determinanti i progetti per assicurare l'assistenza di prossimità diffusa e le cure primarie e intermedie (es. potenziamento ospedali di comunità); i progetti per far sì che la casa sia il primo luogo di cura (l'obiettivo dichiarato è di garantire l'assistenza domiciliare almeno al 10% della popolazione +65 anni; il potenziamento della telemedicina e dell'assistenza remota e l'effettiva diffusione e utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico

AGGIORNAMENTO

Il 21 maggio Cgil, Cisl e Uil nazionali insieme a Spi, Fnp e Uilp hanno incontrato il ministro Speranza per discutere proprio delle prospettive date dal PNRR per il potenziamento del servizio sanitario nazionale. I sindacati hanno in particolare sottolineato al ministro che la legge sulla non autosufficienza, prevista nella missione 5, deve essere varata al più presto senza attendere il 2023. Il resoconto dell'incontro a questo link

Per approfondimento, in allegato trovate la sintesi del PNRR fatta dal Governo e un focus anziani curato dalla Fnp Nazionale.

Per vedere la puntata in televisione, controllare gli orari e i canali delle repliche dal 22 maggio al 4 giugno