Il futuro del sistema socio-sanitario veneto al centro del dibattito della Fnp

Il futuro del sistema socio-sanitario veneto al centro del dibattito della Fnp

Attività sindacali | Servizi TV

17/12/2021



Al Consiglio Generale del 16 dicembre a Zelarino, presente il segretario nazionale Emilio Didoné

Il Covid ha ridefinito le priorità dei territori, evidenziando le criticità che prima – anche se già c’erano – non si volevano vedere, e sollevandone di nuove. Ciò si è visto soprattutto nel sistema socio-sanitario, in particolar modo a livello distrettuale, che ha bisogno di essere ripensato anche nel nostro Veneto, nonostante la nostra regione sia fra quelle di riferimento per la sanità che funziona. Ed è proprio sul tipo di sanità e di servizi sociali che si vorrebbero nel futuro, che si è incentrato l’ultimo Consiglio generale del 2021 della Fnp Veneto. La dirigenza del sindacato dei pensionati Cisl si è riunita il 16 dicembre al Centro cardinal Urbani di Zelarino in un appuntamento di tipo seminariale, con la presenza del segretario nazionale Emilio Didonè e al quale hanno partecipato come relatrici anche alcune referenti della Direzione dei servizi sociali della Regione Veneto.

I TRE GRANDI PROBLEMI DA RISOLVERE

L’impronta che arriva dal Governo e dai fondi previsti col Piano nazionale di ripresa e resilienza è disegnare una sanità più forte nei territori, con tre grandi sfide: superare i divari fra regione e regione, realizzare una vera integrazione socio-sanitaria e dare una risposta alla non autosufficienza attraverso una legge quadro nazionale che i sindacati dei pensionati chiedono da anni. Alcuni interventi si vedono già nella legge di bilancio in discussione ora in Parlamento, che aumenta i fondi per la non autosufficienza da 150 a 850 milioni di euro per il prossimo quadriennio. È il segnale che il confronto coi sindacati ha fatto capire allo Stato che lo sviluppo di forme disabilità è un problema che va affrontato innanzi tutto con risorse e programmazione.

LA LEGGE DI BILANCIO ABBASSA LE TASSE

Ma la legge di bilancio riserva altri provvedimenti positivi per gli anziani e i pensionati, a partire dalla revisione delle aliquote Irpef, primo passo per una riforma fiscale nel segno dell’equità e che segna per i pensionati veneti un risparmio di 176 milioni di euro (leggi il comunicato stampa a questo link). Dopo più di 10 anni, quindi, tra abbassamento delle tasse e ritorno alla legge Prodi per le rivalutazioni, finalmente nelle tasche dei pensionati resta qualche euro in più. Pensionati che, tuttavia, ricevono una delle pensioni più basse in Europa con una delle tassazioni più alte. Ma nonostante questo, secondo l’Unione europea , l’Italia spende ancora troppo in pensioni perché i bilanci dell'Inps sono "viziati" dalla non separazione delle voci di spesa per previdenza e per assistenza.

ANCHE I PENSIONATI CISL IN PIAZZA IL 18 DICEMBRE

È essenziale in questo momento storico continuare a dialogare con il Governo: molto è stato ottenuto, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Per questo anche la Fnp sarà presente il 18 dicembre a Roma per la manifestazione nazionale indetta dalla Cisl “Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”.

A questo link il servizio di TV7 Box sul Consiglio generale

A questo link la gallery con link alcune immagini del Consiglio generale.