L'Europa invecchia, l'Italia di più

L'Europa invecchia, l'Italia di più

Notizie di cronaca

09/07/2021



Cosa dicono gli indicatori demografici secondo le più recenti statistiche di Istat, Eurostat ed Ageing Report 2021

Non è una novità che gli indicatori demografici segnalino che l'Italia, più di altri paesi europei, è entrata in una spirale che vede la combinazione dell'aumento della popolazione anziana con il calo della natalità. Spirale che deve determinare scelte oculate nella programmazione sociale e sanitaria a medio e lungo termine, e nella programmazione di sostegni per le famiglie. In questo articolo facciamo sintesi fra

  • l'ultimo rapporto Istat del 3 maggio 2021, che parla di "inverno demografico" (in allegato)
  • l'Ageing Report 2021 della Ue, il rapporto periodico sull'invecchiamento nei paesi europei che serve come orientamento per le spese economiche: il rapporto si lancia in previsioni fino al 2070 (in allegato, testo in inglese).
  • l'ultimo aggiornamento, a giugno 2021, dell'Eurostat della scheda "Struttura della popolazione e invecchiamento" (link alla traduzione italiana)

EFFETTI DEL COVID SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE

Nel 2020 le nascite risultano pari a 404mila mentre i decessi raggiungono il livello eccezionale di 746mila. Ne consegue un saldo negativo di 342mila unità. La popolazione residente al 1° gennaio 2021 è di 59 milioni e 258mila (in calo per il settimo anno consecutivo, dal record di 60,3 milioni del 2014).

La speranza di vita alla nascita scende in media a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019. Distinguendo i generi, la speranza di vita per gli uomini scende a 79,7 anni (1,4 anni in meno rispetto al 2019), per le donne si attesta a 84,4 anni (un anno in meno).

Parlando di previsioni, a livello europeo il 2070 vede la speranza di vita continuare la sua crescita: per gli uomini arriverà a 86,1 anni, per le donne a 90,3.

PERCENTUALE DI ANZIANI IN CRESCITA

La pandemia ha avuto, alla fine, effetti molto limitati sull'invecchiamento della popolazione. A inizio 2021 gli over 65 sono 13 milioni e 923mila individui (+64 mila rispetto al 2020), e rappresentano il 23,5% della popolazione totale. Anche gli over 80, fascia d'età caratterizzata da mortalità molto alta in caso di contrazione del Covid, sono aumentati di 61mila unità: a inizio 2021 sono 4 milioni e 480mila, il 7,6% della popolazione totale. Viceversa, risultano in diminuzione tanto gli individui in età attiva quanto i più giovani: i 15-64enni scendono dal 63,8% al 63,7% mentre i ragazzi fino a 14 anni passano dal 13% al 12,8% del totale

A livello europeo, con queste percentuali l'Italia fra le prime per presenza di over 65 e fra le ultime per presenza di giovani 0-14: la popolazione media europea, infatti, conta il 20% di over 65 e il 15% di 0-14. L'Italia è anche lo stato membro con l'età media più elevata: 47,2 anni rispetto alla media europea di 43,9.

CALO DELLA NATALITÀ

Le 404mila nascite nel 2020 rappresentano un calo del 30% rispetto al picco delle 577mila del 2008. Il tasso di fecondità è sceso a 1,24 figli per donna, e la popolazione femminile in età feconda si riduce nel tempo con un’età media in aumento.

GLI INDICI DI DIPENDENZA PER FASCE D'ETÀ

Nel 2020 l'indice di dipendenza degli anziani, cioè il rapporto fra il loro numero e la popolazione in età lavorativa, nella media europea è del 32%, cioè poco più di tre persone in età lavorativa per ogni persona di età pari o superiore a 65 anni. Questo indice era minimo in Lussemburgo (20,9 %), massimo in Italia (36,4%).

L'indice di dipendenza generale (cioè il rapporto fra la somma di giovani e anziani, e la popolazione in età lavorativa) è del 55,5% nella Ue, il che indica che ci sono circa due persone in età lavorativa per ogni persona a carico. L'indice di dipendenza totale più basso tra gli Stati membri dell'UE nel 2020 è stato osservato in Lussemburgo (43,9 %) e il più alto in Francia (62,1 %), l'indice italiano è del 56,7%.

Da sottolineare che le previsioni dicono che la popolazione in età lavorativa nell'Ue diminuirà passando da 265 milioni di persone nel 2019 a 217 milioni nel 2070.