Come difendersi da truffe e raggiri: la prima regola è essere diffidenti e non vergognarsi

Servizi TV

17/05/2024



Ne abbiamo parlato a “TV7 con voi – speciale sera”, ospiti: Giancarlo Pegoraro della Fnp Veneto, Stefano Bellotto di Adiconsum Treviso Belluno e Davide Siulp del Siulp Veneto

La fine del mercato tutelato di luce e gas ha innescato due fenomeni: l’insistenza dei call center che sono diventati ancora più insistenti, e i tentativi di truffa (spesso col “porta a porta”). Ancora una volta dobbiamo purtroppo sottolineare che gli anziani sono vittime preferenziali, per la loro fragilità (spesso accompagnata da solitudine). E anche per un utilizzo talvolta maldestro dello smartphone. Ma se i contratti di energia sono la cronaca di oggi, gli ambiti delle truffe sono molteplici. Nel segmento curato dalla Fnp Veneto a TV7 con voi – speciale sera, andato in onda il 14 maggio e che qui potete rivedere, abbiamo creato un’occasione di informazione e consigli grazie alla collaborazione dell’associazione di consumatori Adiconsum e il sindacato di polizia Siulp.

In studio Giancarlo Pegoraro, segretario regionale Fnp Veneto, Stefano Bellotto, presidente Adiconsum Treviso Belluno e Davide Battisti, segretario regionale Siulp Veneto.

UNA SANA DIFFIDENZA

Di fronte a chi suona il campanello, la prima regola è manifestare una sana diffidenza. La legge obbliga qualsiasi operatore commerciale porta a porta ad avere il tesserino di riconoscimento in evidenza: se non lo si vede, ecco un primo campanello di allarme. Non solo, i nominativi dei venditori porta a porta sono periodicamente comunicati alle Questure di riferimento: prendere tempo e chiamare il 113 per verificare la corrispondenza tra persona e nome è utile.

Sono rari, ma si verificano anche episodi di truffe perpetrate da malintenzionati travestiti da agenti delle forze dell’ordine: a maggior ragione una telefonata ai numeri di emergenza per verificare se effettivamente una pattuglia di polizia e carabinieri sia nella nostra zona aiuta a prevenire il raggiro. Il Siulp ha ricordato che il nostro domicilio è inviolabile a meno di casi legati alla pubblica sicurezza, quindi, nessuno può entrare in casa senza il nostro permesso.

NON VERGOGNARSI E CHIEDERE AIUTO

Quando si cade vittima di una truffa, e soprattutto se si è anziani, una reazione molto umana è quella di vergognarsi, far finta che non sia accaduto nulla. Invece bisogna trovare il coraggio di raccontare quello che è successo e come è successo. E denunciare per aver più tutelati i propri diritti. In caso di contratti per l’acquisto di beni o servizi (come la famosa “truffa del catalogo”), spesso si tratta di raggiri che non sono irrimediabili se si interviene subito, come più volte ha sottolineato Adiconsum.

In generale, in caso di telefonate insistenti o di messaggi con l’offerta “a scadenza” che invitano a cliccare o rispondere subito, il consiglio è quello di essere riflessivi e non reattivi. Nessuna proposta di contratto è tale da dover essere accettata per forza “subito”.