Politiche di Genere
24/01/2024
Il 22 gennaio il coordinamento regionale e i coordinamenti territoriali hanno presentato alle RLS della Fnp del Veneto i risultati di un anno di lavoro
Il divario di genere si può e si deve superare, partendo anche dall’interno del sindacato. È questa la sollecitazione più grande che arriva dall’incontro di lunedì 22 gennaio nella sede della Cisl Veneto, in cui il coordinamento regionale per le Politiche di genere della Fnp Veneto ha presentato a coordinatori e coordinatrici delle RLS i progetti elaborati dalle coordinatrici territoriali nel corso dell’ultimo anno. Progetti che si possono riassumere con tre parole chiave: formazione, servizio, azione sindacale.
PARITÀ DI GENERE A PARTIRE DAL SINDACATO
Lo scopo dell’incontro, promosso dalla coordinatrice regionale per le Politiche di genere, era dare agli operatori sindacali, più direttamente coinvolti dall’attività nel territorio, un momento di restituzione di quanto elaborato dalle cinque coordinatrici territoriali per le Politiche di genere, sia che si trattasse di progetti ancora in fase preliminare o già concretamente avviati. Un fil rouge di molti è stato sottolineare come anche la Fnp al suo interno, per potersi dire un sindacato dove la parità di genere è reale, deve cercare di favorire maggiormente la partecipazione femminile. Le donne, infatti, rappresentano la maggioranza delle iscritte, ma sono in netta minoranza nei ruoli dirigenziali.
PROGETTI SULLA FORMAZIONE
Due progetti riguardano percorsi formativi: si è rilevato, infatti, da un lato come la cultura della parità di genere sia presente ma debba essere rinforzata, per ricordare i percorsi storici e quale tipo di impegno abbiano portato alle conquiste date per “scontate” oggi (nel lavoro e nella società), ma che così scontate non sono. Dall’altro si è evidenziata la necessità di aiutare operatori e operatrici a sviluppare abilità e competenze per rendere più incisivo e soddisfacente il proprio impegno.
Emma Parisotto, coordinatrice per le Politiche di genere della Fnp Belluno Treviso, ha quindi illustrato il progetto formativo “Le donne, il sindacato e la sua cultura”, mentre Patrizia Cassetta, segretaria territoriale della Fnp Padova Rovigo, il progetto “Azioni per la parità di genere”. Da ricordare, infatti, che la coordinatrice per le Politiche di genere della Fnp Padova Rovigo, Lorenza Leonardi, è stata recentemente eletta vicepresidente Anteas nazionale.
PROGETTI DI SERVIZIO E DI AZIONE SINDACALE
Un progetto in particolare evidenzia come in un sindacato “di servizio” si riescano a superare i divari di genere e, anche, a promuovere l’attività della Fnp. È l’esperienza della Fnp Venezia con l’ormai consolidato “Sportello di orientamento sociale”, in larga parte gestito da donne, illustrato dalla coordinatrice per le Politiche di genere Lucia Biotti.
Sul fronte dell’azione sindacale si registra l’attività più mirata alla continuità associativa e al proselitismo che ha studiato la Fnp Verona e che ha illustrato la sua segretaria generale Viviana Fraccaroli con il progetto “Tesseramento: chi, come, quando”. Infine, l’attuale coordinatrice regionale per le Politiche di genere Carla Campese ha invece illustrato il progetto “Politiche di genere e pari opportunità nella concertazione sociale”, ovvero un monitoraggio, condotto quando era coordinatrice della Fnp Vicenza, degli accordi di negoziazione sociale del territorio e dei Dup (documenti unici di programmazione) dei Comuni. È emerso che di parità di genere si parla sì, ma poco e solo nei termini di convenzione con altri enti o associazioni per promuovere la cultura di genere, contrastare la violenza contro le donne e accogliere e sostenere i disagi femminili. Ciò significa che c’è un amplissimo margine di sensibilizzazione sulle problematiche dell’occupazione femminile, dei servizi per le famiglie etc. che si può concretizzare nella negoziazione sociale.