Attività sindacali
23/10/2020
Nel documento votato dall'esecutivo si pone l'attenzione alla tutela della socialità degli anziani ospiti
Oltre a garantire l'efficienza della gestione sanitaria dell'emergenza Coronavirus nelle case di riposo, non bisogna più gettare gli anziani ospiti nell'isolamento: è questo l'appello che emerge chiaramente dal documento votato dall'esecutivo nazionale della Fnp il 21 ottobre (in allegato), alla luce della forte ripresa dei contagi da Covid-19 che stanno di nuovo colpendo le Rsa.
La scorsa primavera, infatti, quando la pandemia da Coronavirus ha fatto migliaia di morti nelle case di riposo, la Fnp e gli altri sindacati dei pensionati hanno più volte sottolineato le mancanze nella gestione dell'emergenza, ma anche un altro aspetto del dramma in corso, e cioè la solitudine totale in cui gli ospiti delle strutture erano stati piombati. Molti anziani sono morti - non c'entra se per il virus, per complicanze dovute al virus, o per cause naturali - in solitudine, senza il conforto dei famigliari. Tutti gli altri si sono visti negare la possibilità di ricevere visite, in parte compensata dall'utilizzo delle videochiamate, ma non era purtroppo il caso di tutte le Rsa, poiché l'utilizzo delle tecnologie dipendeva dalla buona volontà delle singole strutture. Anche le attività ricreative erano state sospese, con il risultato di una socialità azzerata per questi anziani, che in molti casi hanno vissuto la situazione in preda allo sconforto.
Dopo l'apertura di questa estate, con tutte le precauzioni previste dai protocolli, la seconda ondata di contagi sta già provocando nuove chiusure, data la discrezionalità in capo alle singole direzioni delle strutture. Per questo la Fnp rinnova con forza le richieste di garantire alle case di riposo tutti i presidi di sicurezza, ma anche di attuare iniziative per una gestione più "umana" dell'emergenza. Le elenchiamo di seguito, per dettagli si rimanda alla lettura del documento in allegato.
La Fnp rinnova le richieste già avanzate a tutte le istituzioni (ministeriali, regionali, comunali) affinché:
- siano applicati protocolli sanitari in tutte le strutture assistenziali,
- sia garantita la presenza di personale medico e di altro personale qualificato (infermieri e oss),
- sia assicurato il controllo periodico degli operatori sanitari, anche attraverso un piano di effettuazione di tamponi,
- siano garantite e aumentate tutte quelle attività sociali, di animazione che aiutano le persone anziane ad affrontare meglio questi periodi di solitudine e di inaccettabile separazione dai loro familiari,
- sia consentito agli anziani di ricevere la visita dei propri familiari, in modo contingentato e con le dovute precauzioni per evitare il contagio,
- siano organizzate e attuate forme di comunicazione con i familiari alternative alle visite presso le strutture con telefonate, videochiamate,
- sia organizzato il servizio di segretario sociale attraverso cui l'equipe sociosanitaria delle strutture forniscano informazioni esaustive sulla salute del proprio familiare.
Di seguito, invece, ricordiamo le prese di posizioni pubbliche assunte dalla Fnp Veneto, insieme a Spi Cgil e Uilp Uil, nel corso di questi mesi:
- 17 marzo 2020, Emergenza Coronavirus: “Le case di riposo sono una bomba pronta a esplodere”
- 2 aprile 2020, Case di riposo: «Convocare subito il tavolo regionale e creare task force provinciali con la regia dei prefetti»
- 21 aprile 2020, «Case di riposo, la Regione dipinge una situazione più rosea della realtà»
- 28 aprile 2020, Se la Regione avesse riformato le case di riposo, non conteremmo così tanti morti
- 9 giugno 2020, Case di riposo venete: “Vanno subito riformate”
- 11 settembre 2020, Case di riposo in Veneto: «No a spot elettorali, serve una riforma strutturale per evitare nuove stragi»
- 16 ottobre 2020, Case di riposo: «Basta annunci. Alla Regione chiediamo interventi immediati e resoconti puntuali»