Consiglio regionale, insediata la commissione di inchiesta sulle case di riposo

Consiglio regionale, insediata la commissione di inchiesta sulle case di riposo

Non autosufficienza

09/07/2020



La presidente è Francesca Zottis (PD), vicepresidente Luciano Sandonà (Zaia Presidente)

Si è insediata martedì 7 luglio la Commissione speciale d'inchiesta del Consiglio regionale del Veneto sulla gestione delle RSA e delle case di riposo per anziani durante l'emergenza coronavirus, istituita dall'Aula (delibera n.57 del 28 maggio scorso) a seguito di una proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa consiliare che vede come primo firmatario il Consigliere Piero Ruzzante (Veneto che Vogliamo - Lorenzoni Presidente).

LA COMPOSIZIONE: 11 I COMMISSARI

Alla prima seduta ha partecipato il Presidente dell'Assemblea legislativa Roberto Ciambetti. A presiedere la Commissione d'inchiesta sarà la Vicecapogruppo del Partito Democratico Francesca Zottis, individuata tra i componenti di minoranza della Commissione. I Consiglieri di maggioranza Luciano Sandonà (Zaia Presidente) e Alberto Semenzato (Lega Nord) sono stati eletti rispettivamente Vicepresidente e Segretario della Commissione di cui fanno parte anche i Consiglieri Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), Cristina Guarda (Civica per il Veneto), Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Giovanna Negro (Veneto Cuore Autonomo), Fabrizio Boron e Sonia Brescacin (Zaia Presidente), Joe Formaggio (Fratelli d'Italia/MCR), e Franco Gidoni (Lega Nord).

LA MODALITA' DI FUNZIONAMENTO

Come stabilito dall'Aula, gli undici commissari, cinque di minoranza tra i quali è stato scelto il Presidente, e sei di maggioranza, cui spettano il Vicepresidente e il Segretario, lavoreranno per due mesi, rinnovabili, per approfondire le attività poste in essere dal 31 gennaio 2020 dagli attori coinvolti nella prevenzione e nella limitazione del contagio da coronavirus nelle RSA e nelle Case di riposo venete, indagando in particolare le misure adottate per la tutela degli ospiti e degli operatori.

A tale scopo, come esplicitato dall'Aula con l'approvazione di uno specifico Ordine del giorno, potranno essere uditi una serie di soggetti, ovvero, a titolo esemplificativo, l'Assessore regionale alla Sanità e al Sociale, i Direttori dell'Area Sanità e Sociale, della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, nonché della Direzione Servizi Sociali, della Regione del Veneto; i Direttori generali delle ULSS, i Direttori delle RSA e delle Case di riposo, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nonché gli altri soggetti che possano riferire o apportare ogni utile elemento conoscitivo ai fini dei lavori della Commissione. Come precisato in un ulteriore Ordine del giorno approvato dall'Aula, la Commissione d'inchiesta, stante la sua funzione conoscitiva, adotterà, nello svolgimento dei lavori, iniziative volte ad assicurare forme di coordinamento e raccordo fra il proprio Ufficio di presidenza e l'autorità giudiziaria.

«Sul tema della gestione delle RSA in questi mesi difficili sono tante le domande che ancora aspettano risposta. Auspichiamo - è la riflessione di Vanna Giantin, segretario regionale Fnp Cisl Veneto – che i lavori procedano in modo rapido e serrato e che possano concludersi nei due mesi previsti, senza rinvii».

LAVORI A PORTE CHIUSE

«I lavori della Commissione – spiega inoltre in una nota il Consiglio Regionale del Veneto - non saranno pubblici; i Commissari saranno tenuti a rispettare il principio di riservatezza sull'attività istruttoria svolta, sulle dichiarazioni assunte e la documentazione acquisita. Una volta terminati i lavori, la Commissione presenterà una Relazione finale sulle indagini svolte; è prevista la possibilità di presentare relazioni di minoranza».