Su TV7 parliamo del Mes e della sanità veneta

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03/06/2020



Ospite Sergio Furlanetto della Fnp Veneto

L'epidemia da Covid-19 ha determinato una crisi senza precedenti economica e sociale, e ha evidenziato tutte le fragilità del sistema sanitario. Fra i vari strumenti anti-crisi che l'Unione Europea sta studiando, il Mes è l'unico interamente vincolato agli investimenti nella sanità dei paesi che lo richiedono. L'Italia potrebbe ricevere 37 miliardi, e al Veneto toccherebbero 3,5 miliardi: secondo la Fnp sono soldi che non dobbiamo farci scappare. Ha approfondito il tema il segretario regionale della Fnp Veneto Sergio Furlanetto nella puntata di "Parliamo di..." andata in onda il 30 maggio e che qui potete rivedere.

 Con la pandemia la Ue ha modificato il Mes e vincolato esclusivamente alla spesa sanitaria diretta e indiretta legata al Covid-19: ci sono in ballo 240 miliardi, ogni Paese può chiedere fino al 2% del suo Pil, il prestito deve essere restituito in 10 anni e il tasso è irrisorio, circa lo 0,1% annuo. In 15 anni l'Italia ha disinvestito dalla sanità esattamente la stessa cifra che potrebbe ricevere col Mes: 37 miliardi. Il risultato lo si è visto proprio con la pandemia fra regioni più o meno impreparate e una carenza di personale che si è fatta pesare. 

La sanità veneta ha saputo reggere all'urto del Coronavirus, ma non è esente da criticità. Secondo la Fnp con i soldi del Mes si può operare un radicale potenziamento dell'attività diagnostica (cancellando le liste d'attesa), della sanità territoriale e della tutela delle fragilità. 

Per ulteriori approfondimenti, leggi il comunicato unitario con Spi Cgil e Uilp Uil del Veneto