Coronavirus, la Regione consente alcune aperture

Coronavirus, la Regione consente alcune aperture

Notizie di cronaca

24/04/2020



Nuova ordinanza in vigore dalle 15 di venerdì 24 aprile fino al 3 maggio

In attesa di capire come il Governo delineerà l'entrata dell'Italia nella cosiddetta "fase 2" a partire dal 3 maggio, la Regione Veneto ha deciso di ammorbidire in parte le misure decise il 15 aprile con una nuova ordinanza che entra in vigore già questo pomeriggio.

Le ragioni stanno nei numeri: il confronto fra il 13 e il 24 aprile del numero di ricoverati per Covid-19 in ospedale e posti in terapia intensiva occupati ha convinto il presidente Luca Zaia e la giunta che si potessero allargare un po' le maglie, rimanendo nell'alveo del Dpcm del 10 aprile e ribadendo che restano le regole fondamentali (dispositivi di protezione e distanza sociale). Il 13 aprile, infatti, in ospedale per Coronavirus c'erano 1.672 pazienti e 245 ricoverati in terapia intensiva. Oggi i primi sono 1.289 e i secondi 130.

Vediamo quindi di riepilogare come le vecchie e nuove misure impattano sulla nostra vita quotidiana.

COSA RESTA

  • resta l'obbligo dell'uso di mascherine e guanti, o in alternativa di avere naso e bocca e coperti e gel igienizzante con sé, ogni volta che si esce di casa e quando si entra in qualsiasi contesto commerciale (negozi o mercati).
  • i negozi sono chiusi la domenica e nei giorni festivi.
  • un solo componente per famiglia può fare la spesa, nel proprio Comune o in altro limitrofo se per comprovata necessità (per esempio, il supermercato più vicino è in un'altra municipalità).
  • l'attività motoria si può svolgere in prossimità della propria abitazione, solo in forma individuale e mantenendo la distanza sociale.
  • pensando alle giornate festive del 25 aprile e 1° maggio, sono ammessi pic nic all'aperto solo nella proprietà privata e limitatamente alla partecipazione dei famigliari residenti.
  • è ammesso lo spostamento da casa per conferire i rifiuti negli ecocentri.

COSA CAMBIA

  • la distanza sociale da rispettare in ogni occasione torna a essere di 1 metro e non più 2 come nella precedente disposizione più restrittiva.
  • le attività commerciali riammesse con il Dpcm del 10 aprile (librerie, cartolerie e negozi per bambini e neonati) ora possono tenere aperto per l'intera settimana, e non più solo 2 giorni
  • è consentita la vendita al dettaglio di prodotti florovivaistici anche in esercizi prettamente commerciali come le fiorerie (finora era consentita solo la consegna a domicilio)

LE NOVITÀ

  • è ammessa tutta l'attività di ristorazione/vendita di cibo per asporto con il ritiro in negozio (finora era concessa solo la consegna a domicilio), vietata la consumazione in loco. È preferibile, ma non obbligatorio, che gli esercizi (bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie etc.) ricevano le prenotazioni con modalità telefonica o online, e nei locali si può entrare un cliente alla volta.
  • è consentita la coltivazione del proprio orto anche se facente parte di orti urbani e comunali, e anche se l'appezzamento è in altro Comune rispetto alla residenza.
  • è consentito l'accesso ai cimiteri. Da sottolineare che la chiusura dei cimiteri dipende da ordinanze dei sindaci: la Regione con questo provvedimento dà ai primi cittadini il contesto di legge per eventualmente riaprirli.
  • sono consentiti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sul patrimonio edilizio esistente.